Agro pontino - Guida Turistica

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.: DA VEDERE
La palude
 rima della bonifica integrale degli Anni Trenta, l'Agro era un'area paludosa e malsana e quindi poco popolate dall'uomo ma al contrario ricchissime di una vita animale e vegetale unica. Nelle paludi vivevano specie faunistiche tipiche come il cavaliere d'Italia, il cigno rosso, la starnazza, gli aironi e altri che formavano spesso delle specie uniche. Le acque poco basse erano invece l'habitat ideale per moltissime specie di rettili e anfibi e per piccoli pesci, come la trota di Ninfa, quasi completamente estinta. Tra gli insetti, la libellula, l'idrometra e la temutissima zanzara anofele, responsabile della malaria che decimava i pochi abitanti. Le paludi maggiori erano chiamate laghi (Lago delle Tre Torri; Lago di Cisterna; Lago di Torrecchia; Lago delle Querce), oggi quasi tutti scomparsi (a eccezione dei laghi costieri).
 Le zone libere dalla palude erano occupate da foreste inestricabili, dette "selve" di cui la tradizione ricorda la Selva di Terracina, la Selva del Circeo, la Selva di Cisterna. Le foreste, soprattutto mediterranee, erano composte da querce da sughero, lecci e pini; vi vivevano incontrastati cinghiali, volpi, cervi.
Fogliano
 Fogliano. Navis Fuliani, è il maggiore dei quattro laghi costieri. Coperto ai bordi di canne, è una delle aree suggestive che più ricorda le Paludi. Sulle sue rive sorge una delle più belle ville settecentesche dell’Agro, il casale di Villa Caetani, una serie di costruzioni con urna foresteria detta Villa Inglese. Fa parte del Parco Na­zionale. Sede attuale del Parco Letterario.
La via Appia
 Forse la più antica e celebre via di tutti i tempi, iniziata nel 312 da Appio Claudio. Fra Cisterna e Terracina, aveva stazioni di sosta quali Tor Tre Ponti dove sostò San Paolo nel suo viaggio verso Roma- e altre poste, tra cui Mesa e Foro Appio.
Sabaudia
 La cittadina più bella e moderna dell’Agro nel Parco Nazionale del Circeo. Sede ideale per farne un centro di studi, di cui il Parco Letterario è già una realtà.
Terracina
  Colonia romana dal 329 a.C., importante porta verso la Campania, dopo secoli di alterne vicende, diventa protagonista con Pio VI di una rinascita urbanistico-sociale. In alto, su1 monte S. Angelo, stanno i resti del cosiddetto tempio di Giove Fanciullo o Anxur, che è nome volsco.
Feronia
 All’estrema propaggine del Monte Leano, lungo un tratto seconda­rio della Via Appia, sgorga la Fonte Feronia oggi contenuta da ar­gini moderni. Fu luogo di culto a Feronia, divinità dei boschi e delle sorgenti dell’Italia centrale. Nel tempio presso Terracina - oggi scomparso si liberavano gli schiavi, per cui Feronia era chiamata anche Libertà.
Cisterna di Latina
 Al limite settentrionale della Pianura Pontina, sulla via Appia, già Cisterna Neronis, Cisterna di Roma. Cisterna di Littoria. Il nome originale nasce dalla presenza di cisterne romane su cui venne costruito il castello Anibaldi, trasformato dai Caetani nel XVII sec. d.C.. Secondo alcuni, Cisterna sorse con l’abbandono nel Il sec. d.C. della vicina Ulubre. Secondo altri, con il declino della località Tres Tabernae. nel 1X sec. d.C.
Satrico
 Antichissima città presso Conca, il suo ricordo è legato agli attuali resti del tempio della Mater Matuta. dea preromana
 Gli scavi iniziati nel 1896, e i cui reperti sono a Villa Giulia a Roma, datano il tempio tra VI e III sec. a.C. Sorge su una collina lungo il fiume Astura, a Ferriere di Conca. Di fronte, sull’altra riva del fiume, sta la casa del martirio di Maria Goretti la santa uccisa qui nel 1902, altro evento legato alla religiosità femminile. A poco più di un chilometro, sorge Borgo Montello, complesso satricano ricostruito a partire dal XII sec. d.C. e tuttora borgo cintato da mura.
Torre Astura
 Castello costruito dagli Aragonesi sulle rovine di una villa romana. Sorge su un’isola marina, legata a terra da un ponte. Romanticamente ambientato, preceduto da una pineta, il castello spazia tra Anzio e il Circeo su tutta la costa dell’Agro.
Abbazia di Fossanova
 Si eleva imponente di fronte l'Agro Pontino, l'Abbazia fondata dai monaci cistercensi nel XII sec.. Monumento nazionale, rappresenta il primo esempio di arte gotico-cistercense in Italia. Nel 1274, all'interno della foresteria, morì il "Doctor Angelicus": S. Tommaso d'Aquino. Il suo pensiero da allora avrà un ruolo fondamentale per lo sviluppo della cultura moderna.